“Se vuoi ascoltare stupidità, chiedi ad uno straniero cosa pensa della Russia.” – Pushkin
SAN PIETROBURGO
Introduzione
Negli ultimi anni San Pietroburgo è stata per me quasi una seconda casa: la prima volta che la visitai fu nei primi anni del 2000 quando, con i miei genitori, feci il classico tour Mosca – San Pietroburgo in treno. Ma è solo negli ultimi anni che ho avuto modo di conoscerla meglio, per studiare la complicatissima lingua russa presso la Facoltà di Filologia per poi tornare più volte per Capodanno o per qualche ponte festivo.
“Venezia del Nord” e “Venezia russa” sono solo due dei tanti soprannomi dati a questa meravigliosa città della Russia che si affaccia sul mar Baltico. Diversi sono i nomi con cui è stata battezzata nel tempo: da “Sankt Peterburkh” , all’attuale San Pietroburgo, passando per Pietrogrado prima e Leningrado poi subito dopo la Rivoluzione Russa.
In principio era un’area semiabbandonata e paludosa ma Pietro I, uomo saggio e lungimirante, la ritenne la zona perfetta per dare alla Russia lo sbocco sul mare a ovest che le mancava.
L’incarico di progettare la città fu affidato a diversi architetti italiani, motivo per cui l’architettura è palesemente di stampo europeo e completamente diverso da quello di Mosca, capitale della Russia, Mosca.
Non a caso è considerata la più europea delle città russe, non solo per la vicinanza al continente europeo ma anche, e soprattutto, per lo stile che caratterizza i suoi palazzi e le sue strade.
Ma di cenni storici che hanno contrassegnato la storia di questa magnifico gioiello urbano che si affaccia sul Golfo di Finlandia il web ne è pieno. Preferisco piuttosto dare qualche consiglio pratico su cosa vedere, come spostarsi e dove mangiare. Per i nomi dei luoghi ho indicato, tra parentesi, la versione cirillica, in modo da avvantaggiare anche chi non conosce la lingua russa.
Informazioni pratiche
L’aeroporto internazionale Pulkovo si trova a circa 20 km dal centro.
Come si esce dal terminal si viene circondati da autisti di taxi (più o meno legali) ma, a meno che non parliate un po’ russo o sappiate usare l’app di taxi per smartphone e prenotarne uno in anticipo, non è una soluzione economica.
Molto più raccomandato è invece l’autobus Express X9 che vi porta direttamente alla stazione metropolitana “Moskovskaya” (Mосковская) da cui è possibile prendere la linea 2 della metropolitana – direzione Parnas (Парнас) ed arrivare in centro in pochi minuti.
Punto di riferimento per muoversi in città è certamente la Prospettiva della Neva (Невский Проспект), un viale lungo più di 4 km che unisce l’Ammiragliato (Адмиралтейский раюн) alla Piazza Aleksandra Nevskova (Площадь Александра Невского). Orientarsi è abbastanza facile: se in lontananza di fronte a voi vedete una guglia dorata, significa che state andando verso l’Ammiragliato e l’Ermitage (il cuore del centro storico in poche parole), mentre invece, se vedete davanti a voi un obelisco o addirittura lo avete oltrepassato ed è alle vostre spalle, significa che siete in prossimità della fine del viale.
Cosa vedere?
Da qualunque parte ci si giri c’è qualcosa da vedere o visitare. Essendoci stato diverse volte, ho avuto modo di girarla molto, ed ecco una lista di ciò che a mio parere non può assolutamente mancare nella vostra visita.
Museo Ermitage (Эрмитаж): non ha bisogno di presentazioni, è ubicato all’interno del palazzo che ha ospitato per anni gli zar Romanov fino al 1917 quando esplose la Rivoluzione d’Ottobre. L’edificio, progettato dall’architetto italiano Rastrelli (uno dei tanti che fece fortuna qui a San Pietroburgo), ospita una collezione inestimabile di opere d’arte di Canova, Monet, Leonardo, Caravaggio, Van Gogh, Rembrandt e tanti altri. Da non perdere anche l’ala che ospita opere più recenti, tra le quali uno dei miei dipinti preferiti, la seconda versione (la prima è conservata a New York) de “La danza” di Matisse. L’ingresso di questa parte di museo è indipendente e si trova sempre nella piazza del Palazzo ma dal lato opposto, vicino all’Arco di Trionfo. Orari di apertura: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.00 e mercoledì e venerdì dalle 10.30 alle 21.30. Chiuso lunedì. D’estate per evitare le lunghe code all’ingresso è consigliato prendere i biglietti sul sito ufficiale http://www.hermitagemuseum.org.
Chiesa del Salvatore sul sangue versato (Собор Воскресения Христова): è probabilmente il monumento storico più fotografato di San Pietroburgo e di tutta la Russia e deve il suo nome al sangue versato dallo zar Alessandro II che fu assassinato nel luogo dove attualmente sorge la chiesa. Come tanti altri edifici religiosi, nemmeno questo fu risparmiato dai saccheggi e dalla cieca ignoranza del periodo post rivoluzionario e fu spesso sull’orlo della demolizione nonostante l’infinita bellezza che lo contraddistingue. E’ adagiato sul canale Griboedova e i suoi interni lasciano senza parole.
A pochi metri dalla Chiesa del Salvatore c’è il Campo di Marte (поле Марса), giardino attraversato da diversi sentieri pedonali e ottimo luogo per riposarsi e passeggiare durante la vostra visita in città. Questo posto diventò nel 1917 luogo di sepoltura dei rivoluzionari e dal 1959 brucia una fiamma eterna. Da qui si gode anche di un’ottima vista della Chiesa del Salvatore di cui sopra.
Fortezza di Pietro e Paolo (Петропавловская крепость): subito dietro l’Ermitage, sull’altra sponda del fiume Neva, sorge quello che fu il primo edificio della città e che nacque come cittadella durante la guerra del Nord nel 1700 . Come tanti altri edifici situati in città, anche questo fu progettato da un italiano, Domenico Trezzini, su commissione di Pietro il Grande, affinché venisse costruito un edificio che avrebbe successivamente conservato le spoglie dello stesso zar e dei suoi discendenti. Soltanto tre anni dopo, nel 1703, lo zar collocò la prima pietra di quella che sarebbe poi diventata la capitale dell’Impero Russo.
Chiesa di Sant’Isacco (Исаакиевский собор): visto che il Fondatore di San Pietroburgo nacque proprio nel giorno di Sant’Isacco, a lui fu dedicata questa imponente chiesa, che fu una delle prime costruite in città. In realtà la chiesa andò distrutta e fu ricostruita più volte in diverse parti della città e i lavori di quella ancora esistente oggi furono iniziati nel 1818 per volontà di Alessandro I. L’imponente cupola dorata, da cui si può godere uno dei più bei panorami della città, ha un diametro di 25 metri e pesa circa 300.000 tonnellate. La vista da qui è una delle migliori in assoluto.
Casa Singer o Casa dei libri (Дом компании «Зингер» o Дом книги) è un edificio che si trova sulla Nevskij Prospekt proprio di fronte alla Cattedrale di Kazan, non lontano dalla Chiesa del Salvatore sul sangue versato: fu inizialmente progettato per ospitare la seda della fabbrica di macchine da cucito Singer ed oggi ospita una grande (ma non economica!) libreria fornita di souvenir nonché la sede di VK=VKontakta, il più grande social network made in Russia che oggi conta più di 200 milioni di iscritti!
Palazzo Yusupov (Юсуповский дворец): al numero 94 del lungofiume Moika (набережная реки Мойки, 94) si trova uno dei pochi palazzi aristocratici che ancora conserva molto della bellezza originale, il Palazzo Yusupov. Questo prende il nome dalla facoltosa e nobile famiglia Yusupov, i cui membri erano discendenti degli antichi Khan mongoli e grandi collezionisti d’arte.
Tra il 1830 ed il 1919 il Palazzo ha ospitato 5 generazioni della dinastia Yusupov ed è stato teatro di importanti eventi della storia della Russia.
Il più celebre ed importante di questi fu l’assassinio del monaco Grigorij Efimovič Rasputin, contadino siberiano, mistico maestro spirituale ed amico della famiglia Romanov: proprio la sua amicizia ed influenza sulle decisioni politiche dello zar (e la vicinanza ad una setta orgiastica di nome Chlysty) gli attrassero le invidie di alcuni aristocratici, tra cui proprio il conte Feliks Yusupov che lo invitò nel proprio Palazzo con la scusa di necessitare delle sue cure per redimere i propri impulsi omosessuali; non facendo effetto il veleno messo nel cibo, i congiurati passarono alle maniere forti, prendendolo a calci, evirandolo (così si dice) ed infine sparandogli quattro colpi di pistola. Tuttavia, ufficialmente l’autopsia determinò che la causa della morte fu l’ipotermia. Gli interni del Palazzo, riccamente decorati e restaurati grazie agli sforzi degli specialisti del restauro, emanano l’eleganza ed il fascino dei loro ex proprietari.
Palazzo Michajlovskij (Михайловский замок) – Ulica Inzhenernaya 2: altro edificio nato dalla matita di un architetto italiano, Carlo Rossi, ed ideato dall’imperatore di Russia Paolo I in ore del figlio Michajl. Oggi ospita il Museo Nazionale Russo, interamente dedicato all’arte russa dal XII secolo fino al periodo sovietico. Personalmente la collezione di icone che si trova al piano terra mi ha lasciato senza parole e da sola vale il prezzo del biglietto.
Ma le bellezze architettoniche non si trovano solo nel centro della città; infatti, uscendo di pochi km dal centro, è possibile visitare stupendi palazzi appartenuti alla famiglia dello Zar di Russia Nicola II:
Peterghof (Петергоф): chissà quante volte avrete già visto questo favoloso Palazzo! “Ma come? – direte voi – stiamo leggendo questo articolo proprio perché non siamo mai stati a San Pietroburgo, come potremmo aver già visto questo posto?!”.
Beh la risposta è semplice: sulla totalità delle guide turistiche della Russia, dei siti internet e delle cartoline che avrete probabilmente ricevuto, il Palazzo Estivo di Petergof è sempre presente! Non a caso è una delle 7 meraviglie della Russia!
Raggiungerlo è facilissimo: dista infatti solo 20 km dal centro città con gli aliscafi e i battelli (più economici) che partono dal molo sul fiume Neva proprio di fronte all’Ermitage.
Non è un caso che lo abbia scritto così, invece che nel più diffuso “Peterhof”, ma, considerato che questo era il nome con cui lo chiamavano i nazisti saccheggiatori, ho preferito optare per la versione originale del nome.
Ma la bellezza del luogo non si ferma al Palazzo principale: infatti il complesso di Petergof comprende il Parco superiore, il Parco inferiore e il Parco di Aleksandra, il tutto in un’area di circa 607 ettari.
Diversi sono i palazzi, i viali alberati e le fontane che rendono unico questo luogo, con piante arrivate da ogni parte della Russia e del mondo.
E’ tuttavia il Gran Palazzo a farla da padrone, con la sua maestosa Grande cascata: inizialmente la fontana era ornata da statue in piombo che vennero danneggiate dalle intemperie e successivamente furono sostituite da sculture di bronzo. I giochi d’acqua prodotti dai getti sono indescrivibili. Gli interni del Palazzo invece non li ho trovati così indimenticabili, soprattutto se paragonati a quelli dell’Ermitage o del Palazzo di Caterina di cui sotto. Tuttavia Petergof costituisce un’altra immancabile tappa del vostro viaggio a San Pietroburgo.
Palazzo di Caterina a Pushkin (Царское Село): non può mancare una visita a questo bellissimo palazzo che un tempo era la residenza estiva degli Zar. E’ situato a Pushkin, cittadina distante circa 25 km a sud di San Pietroburgo.
Raggiungerlo è facilissimo e la soluzione da me consigliata è arrivare alla stazione metropolitana “Pushkinskaya” della linea 1 rossa, raggiungere la vicina stazione dei treni di Vitebsky e da lì prendere il treno per Pushkin; una volta arrivati alla stazione di Pushkin, è sufficiente seguire le indicazioni per raggiungere il Palazzo a piedi. Il complesso residenziale prende il nome di “Tsarkoe Selo” (villaggio dello Zar) e non comprende soltanto il Palazzo ma anche i meravigliosi parchi dei dintorni.
Palazzo di Pavlovsk: si trova a poca distanza dal Palazzo di Caterina (circa 45 minuti con l’autobus numero 545) e consiglio di visitarlo durante la stessa giornata di visita a Tverskoe Selo. Il nome della cittadina deriva da Paolo I che fu imperatore di Russia per poco tempo, dal 1796 al 1801. Questo luogo era talmente amato dalla buona società russa ai tempi della San Pietroburgo capitale che venne citato persino da Dostoevskij nel suo romanzo “L’idiota”.
Dove mangiare
Una domanda che spesso amici e frequentatori del blog mi fanno riguarda un tema molto caro a noi italiani: il cibo.
In tutta la Russia è ormai possibile trovare prodotti e ristoranti che preparano piatti di ogni parte del mondo: dalle catene del sushi Dve Palochki (Две палочки – “I due bastoncini” con l’insegna rossa e bianca), alle pizzerie, i fast food e alle catene di cucina russa Teremok (ТЕРЕМОК).
Personalmente le catene di ristoranti non mi hanno mai fatto impazzire, la qualità del cibo è sempre abbastanza scadente e la Russia non fa eccezione in questo.
Il mio personalissimo suggerimento per un buon pasto è lo Zoom Cafè, che si trova sulla via Gorokhovaya al numero 22 (Гороховая ул. 22): il personale è gentilissimo, la cucina è molto originale e l’ambiente è molto intimo ed accogliente. Un tocco di originalità è dato dalle tovagliette sulle quali poter disegnare e, perché no, provare a scrivere un messaggio carino in cirillico alla vostra/vostro ospite! Il TOP per per me a San Pietroburgo, ogni volta che torno in città è una tappa obbligatoria. (http://cafezoom.ru/)
Per coloro che invece preferiscono non rinunciare alla cucina italiana o semplicemente vogliono prendersi “una pausa” dal cibo locale, quali i buonissimi pelmeni (пельмени – ravioli al vapore ripieni di maiale, agnello, manzo, oppure qualunque altro tipo di carne) o il borsch (борщ – minestra a base di barbabietola, originaria dell’Ucraina), consiglio vivamente il Caffé Italia che si trova in Prospekt Bakunina n. 5 (пр. Бакунина 5), a pochissimi minuti dalla Piazza Vosstanya (Площадь Восстания) facilmente raggiungibile in metropolitana con la linea 1 rossa. E’ in assoluto il miglior ristorante italiano a San Pietroburgo secondo me: non solo la pizza è eccellente (cosa difficile da trovare all’estero) ma anche l’ambiente è “a tema”: si mangia tra modelli originali di Ducati, Vespa e Cinquecento! Consigliatissimo!
Se invece doveste sentire la mancanza di una bistecca o vogliate semplicemente gustare ottimi piatti a base di carne, il mio consiglio è la Stroganoff Steakhouse: qui ho cenato più volte con la bistecca più buona di tutta la mia vita. Si trova inKonnogvardeyskiy Bul’var n.4 (Конногвардейский бульвар дом 4). L’ambiente è molto curato ma non troppo formale ed i prezzi tutto sommato accettabili: bistecca gigantesca con contorno e bottiglia di vino 40 euro al tempo della mia ultima visita. (http://stroganoffgroup.ru/restaurants/stroganoff-steak-house/)
Un altro locale che mi è rimasto nel cuore è il Cafè Busché; ce ne sono diversi sparsi per la città ma, considerato che girerete soprattutto lungo la Nevskij Prospekt, vi segnalo quello che si trova sulla Malaya Morskaya al numero 7 (Малая Морская ул., 7), vicinissimo all’Ermitage, dall’altra parte della Prospettiva Nevskij e l’altro che si trova sul lungocanale Griboedova al n. 18 (Грибоедова наб.канала, 18): sono caffè in stile boulangerie francese, i dolci sono deliziosi ed il cappuccino anche! Entrambe non facili da trovare quando si esce dai confini italiani. Il luogo ideale per una colazione all’italiana o per un pranzo veloce ma curato. Qui ho davvero sentito l’aria di casa! (http://bushe.ru/).
Infine, un altro bellissimo locale dove consiglio di entrare per fare una sosta o semplicemente per dare un’occhiata alle fantastiche torte è Sever (Север in cirillico), storica fabbrica di dolci e catena di pasticcerie dall’inconfondibile insegna blu e bianca con due orsi polari nel mezzo. Ce ne sono diverse sparse in città, ma probabilmente la più conosciuta e frequentata è quella situata al numero 44 della Nevskij Prospekt. Qui ho passato pomeriggi interi in compagnia e non a gustare squisite fette di torta accompagnate da una tazza di tè, ogni occasione è ottima per entrare a dare un’occhiata alle vetrine stracolme di buonissimi dolci per tutti i gusti e tutte le tasche. Raccomandatissimo. (http://sever.spb.su/)
Locali notturni
Breve cenno ai locali notturni di San Pietroburgo: ce ne sono tantissimi e per tutti i gusti, dai bar fatiscenti alle discoteche all’ultima moda. Chi preferisce i primi e non vuole allontanarsi dal centro può andare nella via Dumskaya, una traversa della Nevskij Prospekt lungo la quale si alternano bar di ogni tipo, non molto grandi ma dove il divertimento è assicurato. L’ingresso è gratuito ma non è detto che riusciate ad entrare perché non sempre i turisti sono accettati, piuttosto unitevi a qualcuno del posto! I russi sono molto socievoli quindi non mancherà occasione di fare amicizia in un pub e poi entrare in un altro locale insieme. I locali in cui sono stato e che raccomando sono:
- Fidel locale piccolissimo ma dove è davvero facile conoscere gente;
- Lomonosov prende il nome dal famoso scienziato e linguista russo del 1700: locale già un po’ più modaiolo rispetto al Fidel, un classico le cubiste in tanga sul bancone del bar;
- Dacha a fianco del Fidel, rispetto a questo ha una clientela un po’ più selezionata.
Benché la via Dumskaya sia la zona della movida del centro, personalmente non mi ha sempre fatto una gran bella impressione, nel senso che non sempre ho incontrato bella gente, anzi, spesso l’ho trovata squallida e turistica. Perciò se preferite optare per qualcosa di un po’ più di classe vi segnalo il Club Estrada (Sadovaya ul. n.17): locale chic, ubicato nella centrale via Sadovaya, è frequentato da gente alla moda e non è escluso che mentre siete al bancone del bar una bella ragazza si avvicini e vi offra da bere solo per fare conoscenza (in Italia quando mai!).
Un must in città (e in tutta la Russia) è assistere ad un balletto, occasione assolutamente da non perdere: ho avuto la fortuna ed il piacere di vedere “Il lago dei cigni”, “Lo schiaccianoci” e “Don Chisciotte”! Tantissimi sono i teatri in città, ma il mio preferito resta il Teatro Mariinskij in piazza del Teatro n. 1 (Мариинский театр – Театральная пл., 1) che deve il suo nome alla principessa Maria Aleksandrovna. Prenotate per tempo i vostri biglietti sul sito ufficiale http://www.mariinsky.ru/, è davvero un appuntamento imperdibile per chi si reca nella capitale zarista, ancor più se si pensa al cambio favorevole euro/rublo!
Consigli finali
Non starò ad annoiarvi raccontandovi cosa fare e dove andare per essere in regola con la registrazione della vostra permanenza in Russia (internet ne è strapieno), mi sento piuttosto in dovere di consigliarvi di:
- scegliere un posto “sulla terraferma” per il pernottamento (dove c’è la Prospettiva Nevskij per intenderci), evitando cioè le isole per non restare bloccati e non poter tornare nel vostro appartamento/hotel per dormire nel caso in cui decidiate di tornare la sera tardi, dopo che i ponti sono alzati. Se invece volete godervi lo spettacolo del sollevamento dei ponti ecco gli orari:
Ponte | Orario di sollevamento |
Bolsheohtinskiy bridge | 2:00 – 5:00 |
Liteynyy bridge | 1:40 – 4:45 |
Troitskiy bridge | 1:20 – 4:50 |
Alexander Nevsky Bridge | 2:20 – 5:10 |
Birzhevoy bridge | 2:00 – 4:55 |
The Palace Bridge (ponte dell’Ermitage) | 1:10 – 2:50 3:10 – 4:55 |
Tuchkov bridge | 2:00 – 2:55 3:35 – 4:55 |
Blagoveshchenskiy bridge | 1:25 – 2:45 3:10 – 5:00 |
Volodarsky bridge | 2:00 – 3:45 4:15 – 5:45 |
- portarsi sempre dietro il passaporto: c’è chi suggerisce di portarsi una fotocopia onde evitare furti/smarrimenti, ma io ho sempre portato dietro l’originale;
- super attenzione sui mezzi pubblici di superficie e per strada: usare la testa e l’accortezza che abbiamo a casa nostra va sempre bene, ma lì ho visto borseggiare turisti in pieno giorno sulla Nevskij Prospekt o (cosa successa a me personalmente) vedersi ostruire l’uscita dell’autobus da qualcuno al momento di scendere mentre il “collega” vi sfila il portafogli dalla tasca posteriore (per fortuna metto sempre la mano sulla tasca quando salgo e scendo!). Sarà un caso ma autori di questi furti non sono russi e non sorprendetevi di vedere qualche vero russo accorgersi dell’accaduto ed intervenire a suon di sberle e restituire il maltolto al malcapitato turista. Niente di preoccupante insomma, usate il solito buon senso che utilizzate nelle vostra città. La metropolitana in compenso è sicurissima e le stazioni sono dei veri gioielli;
- per gli uomini: atterrando qui non diventate tutti Rocco Siffredi improvvisamente – occhio!
- non fatevi intimidire dagli stereotipi sull’inverno russo: anche se le temperature sono più freddine, il fascino dei canali gelati con la neve sopra è ineguagliabile!
Per visitare il sito ufficiale del turismo russo > https://tourism.gov.ru/en/
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